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Nervia da bambina |
Fà la segretaria nell’azienda dove lavoro, a volte devo portare alcuni documenti o altro e frequentemente la trovo con la faccia appiccicata al computer , con gli occhiali ovali sulla punta del naso a picchiettare nevroticamente i tasti. I suoi colleghi cercano sempre di non irritarla, perché è perennemente nervosa e urla tantissimo e molte volte, non si sa se tutto ciò è dovuto al fatto non sia ancora sposata (cosa che qui ad Archesia è un fatto estremamente grave, perché entro ad una certa età devi diventare un “regolare”,guardate il dizionario ;) se vuoi essere rispettato al 100% ) o perché da bambina sia caduta nella tazza di caffè più grande del mondo alla festa del caffè che molti anni fa ospitò Archesia.
"Era una bellissima giornata di primavera, e quell’anno la mia città ospitò la “Festa del caffè” appunto come ho detto prima.
Bancarelle di tutti i generi erano ospiti nella via più lunga di Archesia “Via delle farfalle”, commercianti che arrivavano da paesi vicini e lontani, avevano allestito la loro bancarella in onore di questa meravigliosa bevanda.
Anche Nereo il vecchio proprietario della “Fabbrica dei pasticci” (Il posto in cui lavoro) era in prima linea a promuovere i suoi dolcetti al caffè e non solo.
Per quell’avvenimento aveva portato dei dolcetti e in particolare uno aveva avuto molto successo, lo “Svegliamisù” un lecca lecca al caffè urlante che diceva : “svegliati svegliati sù, altrimenti con te non ci gioco più!” (E’ il dolcetto più comprato della mattina da noi).
Tra i visitatori della festa c’erano anche i Signori “Grossavoce” e la loro serena figlioletta Nervia che con i suoi amichetti aveva raggiunto la piazza della città per vedere le attrazioni, tra cui la tazza più grande del mondo.
Tutti i bambini correvano avanti indietro sul piatto gigante sotto la tazza colma di quel liquido scuro e stimolante. Molti di loro salirono in cima all’enorme recipiente, molti scivolavano dal manico della tazza e i più temerari si sedevano nel bordo. Così fece anche Nervia, ma si sa’.. questi giochi non sempre finiscono a lieto fine e si sa’ anche che i bambini non stanno facilmente fermi. In particolare quel giorno erano particolarmente vivaci e fu così che la figlioletta amata dei “grossavoce” cadde nella tazza piena di caffè ingurgitandone parecchie boccate.
Fu salvata dagli Archesiani che si stavano godendo la giornata , cercarono di farle fuoriuscire il liquido da lei bevuto,nonostante fossero riusciti a salvarla e non avesse più una goccia di caffè in corpo da quel giorno diventò la bambina e crescendo una delle persone adulte più nervose della città."
Da allora i sonniferi normali non le fanno effetto così per dormire un po’ si prende delle pastiglie che tramortirebbero perfino un cavallo,lei invece li usa come se fossero caramelle.
Quando salgo a portarle dei documenti mi urla sempre dietro qualcosa. “ Non metterli li che poi mi sbaglio e mi confondo!” “ Parla a bassa voce!Non vedi che qui stiamo lavorando?!?”Spesso la trovo a sgranocchiare degli zenzerelli, o mangiare delle fluttuanti saltagommose che gravitano attorno al loro vasetto trasparente di vetro dal tappo rosso e mi tocca sempre vedere miliardi di briciole gommose zampillare fuori dalla sua bocca (Bleah).
Poi sposta sistematicamente la testa dall’altra parte facendo ondeggiare i suoi capelli corvini dritti come spaghetti con un’espressione da “donna raffinata” e ricomincia il picchiettio nevrotico.
L’unica cosa che la calmano sono le scarpe e le borse, che si dice che le vengano regalate da uno dei due fratelli supergranpacchia , quello non sposato che sembra avere una cotta per lei, non si riesce a capire il perché, ma è così, è proprio vero.. l’amore è cieco.. o anzi.. in questo caso … sordo.
La sua voce è una cosa davvero irritante, ma per fortuna non mi devo sorbire le sue urla tutti i giorni.
Non è una cattiva donna, ma il suo nervosismo la rende spesso inavvicinabile e a volte penso che le persone la strozzerebbero volentieri.
A volte però è stata gentile con me, in fondo è una persona che capisce anche le sofferenze altrui tutto sommato, ma la gente vicino a lei si sente automaticamente nervosa. Io sono nervosa di mio (non al suo livello e non urlo) vi immaginate cosa succederebbe se ci lavorassi fianco a fianco per un’intera settimana? Sarei da ricoverare!
Da via della luna numero 7 è tutto per ora,a presto… Polly