Come state? ^^ Io sto meglio, anche se mi è rimasta un po’ di tosse.
Finalmente posso trascorrere un po ‘del mio tempo nel mio amatissimo “Fantasticatoio”. Mi siete mancati molto, purtroppo come al solito il tempo è tiranno.
ho ricominciato a lavorare, e lo sto sentendo. In questo periodo trascorro metà del tempo in catena di montaggio e metà tempo al bar.
Non so perché ma questi periodi le ore trascorrono in modo lentissimo, ma non è che sia ferma, anzi, tutt’altro, ma non vedo l’ora di andare a casa, mi sento spesso stanca. Non so proprio cosa sia.
Ieri sono salita come sempre sul “Ferrodrago arancio numero 21B” , pieno come sempre di “minicindian” erano le 16: 30 circa, in cielo si poteva vedere una luce gialla e intensa che bucava le nuvole dense e grigie come una lunga spada luminosa.
Sono rimasta incantata e mi sono persa ad osservare le mie riflessioni sospese tra la musica che stavo ascoltando e quella meravigliosa visione.
La mia testa si riempiva di un misto di pensieri stanchi e di immagini che richiamavano vecchie nostalgie. Avvertivo una certa stanchezza proprio come i miei pensieri.Sentivo il desiderio di fuggire, in un paese lontano, magari in qualche landa desolata colorata di verde smeraldo, e il desiderio di riposare in un luogo solamente mio (il mio “Fantasticatoio" purtroppo non è veramente mio :( ), e di stare un po’ più con Stanley, e di non avere problemi di orario per vederlo. Sono stanca di scendere a patti con le ore.
Si chiamano così perché se le scopri dal loro coperchio ridono ossessivamente, a volte fanno quasi paura, e ti fanno lo stesso effetto quando le mangi. L’effetto dura per circa 5 minuti, fino a che non ne mangi un altra ovviamente. Le ho provate tutte, se stai abbastanza bene e non hai pensieri che ti tormentano troppo allora ridi come un matto e quasi ti fanno male le mandibole, invece se sei un po’ arrabbiato o hai qualcosa che non va, ti fanno rimanere arrabbiato o scocciato.
Peccato che i clienti non ridano affatto quando vengono a comprarle, ma anzi sono sempre scocciati e maleducati, e soprattutto sembrano impazzire, non so cosa gli prenda, sembra che abbiano paura di rimanere senza. Mi sembra l’unica cosa che riesca a giustificare la loro fretta e la loro irritante maleducazione.

Io ero stanchissima, anche perché il suono di quei dolcetti alla lunga non è così piacevole e la cliente era sempre più arrabbiata e mi stava parlando come si parla ai bambini scemi, per fortuna la mia collega mi è venuta a dare una mano altrimenti l’avrei ammazzata. E comunque l’avrebbe ammazzata anche lei.
Certe persone non capiscono cosa voglia fare il nostro lavoro, come probabilmente io non capisco cosa voglia dire fare altri lavori, ma quando sono in giro mi ricordo che lavorare è dura per tutti e me ne sto buona,e al contrario di altra gente cerco di portare pazienza se il servizio magari lascia un po’ a desiderare, proprio perché so cosa significa.
Quando succedono queste cose mi viene in mente Nereo, l’ex proprietario della fabbrica. Io non ho lavorato con lui, ma me lo ricordo quando aveva la bottega al “lago delle rane nere”, ero una delle sue clienti preferite, lo diceva a tutti ma con me aveva un atteggiamento diverso, quasi protettivo, e rimarrà sempre nel mio cuore. Era una persona favolosa, sempre gentile, soprattutto con i bambini e regalava sempre un biscotto pizzichello a tutti. Mi ricordo che quando c’era qualche persona che lo faceva arrabbiare, era bravissimo a gestire la cosa, sfoderava il suo sorriso migliore e le gente rimaneva spiazzata e non parlava più. Mi piacerebbe avere questa sua dote, ma è davvero difficile a volte. Chissà se starà bene nel luogo in cui è ora. Nessuno lo sa .. ma per me come ho già detto è ritornato al suo lago a pescare ma sta bene attento a non farsi trovare da nessuno.
IL ruggito del “dragostop” mi aveva distolto completamente dai miei pensieri, non mi ero accorta che ero arrivata ad “Astrarium” il mio quartiere. Sono saltata in fretta dal mio sedile davanti alla testa di drago dorata che stava ancora ruggendo il nome del quartiere per farmi capire che ero arrivata.
“Ho capito, stai buono!” ho detto sistemandomi le auricolari.
Così,con andatura lenta sono scesa dal ferrodrago, e mi sono incamminata verso casa mia, vedendo con la coda dell’occhio il fumo uscire dalle narici del ferrodrago e azionare le fauci stridenti e metalliche per ripartire e continuare il suo percorso lasciando qualche scia di fuoco per la strada. Io invece ho preso il mio verso casa desiderando solo un po’ di pace nel mio amatissimo “Fantasticatoio”. :)
Per oggi da Via della luna numero 7 è tutto, vi auguro una buona serata miei visitatori .
A presto … Polly ^^